![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisq66S2cMd34OyGG_02_DeunooPAGGSgu0HmuMOGVmjVtFnx43IdM8xuF-wkI6Mygs_73uyz_F7p5jSSy-_gKi_IhRbmq8Ea57SBqVpBCXKxXejKS1ZkqWnLziC1D0zvCcKkTMfo-hrM8/s320/Proteine%5B1%5D+(2).jpg)
Dal punto di vista molecolare, una proteina è un polimero (macromolecola) formato da sequenze di amminoacidi (unità più semplici), legati uno di seguito all’altro, mediante legami peptidici, a formare catene lineari. Gli amminoacidi coinvolti nella sintesi proteica (e presenti in natura) sono 20 e, di questi, 8 sono "essenziali" (leucina, isoleucina, valina, lisina, metionina, treonina, fenilalanina, triptofano), in quanto l'organismo non è in grado di sintetizzarli autonomamente e, pertanto, essi devono essere introdotti necessariamente con la dieta; in particolare, durante l'accrescimento altri due amminoacidi, l'arginina e l'istidina, diventano essenziali. Un alimento è, perciò, tanto più completo quanti più amminoacidi essenziali contiene. Gli alimenti di origine animale hanno il profilo amminoacidico migliore perché generalmente presentano tutti gli amminoacidi essenziali in buone quantità. A differenza di questi, gli alimenti di origine vegetali presentano solitamente carenze di uno o più amminoacidi essenziali. Tuttavia queste mancanze possono essere superate attraverso giuste associazioni alimentari, ad esempio pasta e legumi: si parla in questo caso di mutua integrazione perché gli amminoacidi di cui è carente la pasta vengono forniti dai legumi e viceversa.
Nessun commento:
Posta un commento